Staff tecnico 🆚 Dirigenti – il ritorno

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#fulltime termina 4 🆚 5

In un mercoledì di Champions League, le grandi emozioni si vivono al PalaSaponara di Salandra dove lo staff tecnico CMB scende in campo contro i dirigenti, per la seconda sfida di stagione. Assenze importanti da entrambe le parti ma i protagonisti in campo non si risparmiamo per 40 minuti di grande spettacolo.

Siamo nell’era del villaggio globale, eppure, conta ancora il piccolo mondo quotidiano, il panettiere, l’amico al bar, i colleghi d’ufficio. Navighiamo e chattiamo, ma è il rapporto con chi abbiamo vicino che cambia il nostro umore, ecco perché una semplice partita conta di più, perché il risultato, nel suo piccolo, a Salandra, cambierà la qualità della vita di molti, almeno per un paio di giorni! Chi vincerà uscirà dal campo da eroe!

Le pagelle ignoranti

DIRIGENTI

MICHELE INCAMPO voto 7: il suo metro e 86 centimetri occupa buona parte dello specchio della porta dando sicurezza al reparto difensivo. Le sue importanti parate bloccano gli avversari a sole 4 reti. Prima della partita con il suo pc portatile mostra alla sua squadra improbabili schemi da adottare in partita. Si lascia andare a dei tuffi discutibili come se stesse in un allenamento di nuoto ad Acquaworld!
STILE LIBERO

ANGELO PASCALE voto 7 più: è la sicurezza della squadra. L’unico a giocare l’intera partita senza chiedere mai il cambio. A fine partita chiede ai compagni: “perché non mi avete chiamato in panchina?” Mette subito le cose in chiaro già da inizio partita con un “pestone” ai danni di Mosca che poi, nel proseguo della partita, rinuncerà ad attaccare e a ripresentarsi nella sua zona di controllo.
ROCCIA

ROCCO SCARCELLA voto 7: sigla uno dei cinque gol che portano la sua squadra al successo. Infinite le sue discese sulla fascia. Chiede troppo al suo fisico e si ritrova più volte in deficit di ossigeno restando letteralmente fuori dal campo dalla parte opposta chiedendo il cambio ad un compagno. Rinuncia ad una partita di tennis per essere presente in campo e sigla una delle cinque reti! Un po’ in ombra rispetto alla magnifica prestazione della partita di andata.
IL PENDOLINO

MARIO RINALDI voto 7: al fianco di Pascale blinda letteralmente il reparto difensivo. La sua testa già da inizio partita è offuscata dalla tagliata post-partita al Clavin. Non è al 100% della forma fisica ma quando è in campo è sempre all’altezza della situazione lottando su ogni pallone. In panchina si lascia andare a dei sonnellini pomeridiani e quando il resto della squadra era a lottare per la vittoria lui era già sotto la doccia scusandosi così: “Eh ma poi la tagliata si raffreddava!”
TAGLIATA MEDIA COTTURA

LUCIO BARTUCCI voto 6 e mezzo: è il suo esordio ufficiale nella competizione. È mancino e dice di voler giocare a sinistra. Un mancino leggermente da tarare perché mangia clamorosamente due gol a porta vuota. In una dichiarazione ai microfoni pre-partita dice di essere contento e fiducioso per questa nuova avventura nella DFT (Dirigenti Futsal Team). Indispensabile per il fiato della squadra, presente su ogni azione della squadra.
IL MANCINO DI DIO

DOMENICO CAPUTO voto 7: più: autore di una doppietta fondamentale per la vittoria, rispolvera una vecchia maglietta dell’Inter 2002 dei bei tempi di Sergio Conceicao. Il portiere avversario gli dice di no più volte parandogli l’impossibile. Il suo primo gol è decisamente una rapina a mano armata, rubando intelligentemente la palla alla difesa avversaria: 1 a 0 e palla al centro. Il secondo, con freddezza a tu per tu con il portiere avversario, non perdona e mette la palla nel sacco, regalando il 5-4 definitivo. Alterna ottime giocate ed assist a “tiretti” scarni e privi di pericolosità.
BOMBER

EMANUELE MONTANARO voto 7 e mezzo: è la mascotte della squadra. Instancabile dall’inizio alla fine. Appena prende palla il suo obiettivo è dare spettacolo con doppi passi e dribbling. Egoista più volte sotto porta spreca troppo. Sigla due gol nel giro di due minuti portando la squadra sul 4-3.
MODESTINHO

TECNICI

TOMMASO PIRRONE voto sette e mezzo: evita un passivo degno di una partita di tennis. Chiude la porta agli avversari ma non a chiave, facendosi trovare a volte impreparato subendo ben cinque gol. Solo dopo la partita qualcuno ha scoperto che è un portiere ufficiale di Serie C. Migliore in campo.
FUORI QUOTA

ANTONIO GIANNINI voto 6 e mezzo: da buon tecnico decide di partire in panchina e dirigere il gioco da lì. Quando la situazione non si mette bene per la sua squadra entra e segna (come aveva annunciato poco prima dalla panchina alle spettatrici) un gol che è ancora sotto il controllo VAR, c’è chi dice sia entrata c’è chi dice no! Non è in un momento di grazia e si vede, ancora un po’ lento e pesante non sfodera la grinta e la potenza che lo hanno reso a lungo il pericolo numero uno delle difese avversarie.
MACCHINOSO

ANDREA MOSCA voto 6 e mezzo: è la parte esperta della squadra, cerca un colloquio con mister Neri dalla tribuna ma i due non si capiscono. Tenta più volte lo “schema” ma i suoi compagni di squadra non comprendono il suo linguaggio “molto tecnico”. Pungente in fase offensiva è autore di uno dei quattro gol della sua squadra! Non sempre sfodera la personalità e la decisione che ci vorrebbe.
TIMIDO

ROCCO MITA voto 6 e mezzo: cerca più volte il dai e vai con Mosca, ma non sempre viene seguito. Rimedia ai “papocchi” difensivi della sua squadra cercando di mantenere alto il morale ed il livello dei suoi. Regista del gioco in fase di possesso è il centro nevralgico del nuovo TFT (Tecnici Futsal Team). Le sue sciabolate morbide non ritrovano compagni all’altezza di intuirle.
SPINA NEL FIANCO

CIPRIANO ILLIANO voto sette più: il taccuino dei gol vede scritto Cipriano X2. La sua doppietta non basta però ai suoi ad avere la meglio. Quando ha palla bisogna stargli alla larga perché è impossibile avvicinarsi e tentare un contrasto. La sua tecnica e calma lo vedono spesso protagonista nelle azioni offensive dirigendo come nel dietro le quinte di un film di Spielberg le azioni di ripartenza. Prova un paio di volte il suo tiro a giro, senza però centrare l’obiettivo.
REGISTA

CASTELLANO voto 6 di incoraggiamento: cerca di seminare scompiglio nella difesa avversaria spesso senza idee chiare e senza nuocere più di tanto. Il suo fisico, la sua preparazione e la sua destrezza nel macinare chilometri lo proiettano nell’Olimpo del futsal di provincia ma si perde sempre sul più bello. Confessa solo negli spogliatoi di aver sbagliato squadra, in quella perdente. 
ABBANDONATO